
Cambiare vita per viaggiare: intervista a Chi Viaggia Trova
Sandra e Fabrizio sono una coppia di viaggiatori che ha deciso cambiare vita, lasciare quella che da loro era definita come una vita “troppo stabile” e iniziare a viaggiare a tempo indeterminato.
La loro avventura inizia nella primavera del 2021, nel Sud Est Asiatico, una parte di mondo che li affascina molto. Dall’Indonesia volano poi in Messico a causa delle restrizioni per il Covid presenti in quelle zone.
Sandra e Fabrizio decidono di fare questo passo quando hanno 35 e 40 anni, parleremo anche di questo argomento: cambiare vita è una cosa che si può fare anche se non hai più 20 anni!
Qui raccontano la loro esperienza e quello che hanno imparato nel loro primo anno di viaggio.
CAMBIARE VITA E PARTIRE: LA STORIA DI SANDRA E FABRIZIO
LET’S TRIP AGAIN: Benvenuti oggi sono con noi Sandra e Fabrizio di “Chi Viaggia Trova!
CHI VIAGGIA TROVA: Ciao e grazie di averci invitati!
LTA: Siamo super felici di avervi qui e molto curiose di sentire la vostra storia. Quindi iniziamo pure da qui: vi chiediamo se potete raccontarci chi siete, magari anche cosa facevate prima di decidere di mollare tutto e partire, di cambiare vita.
FABRIZIO: Allora io facevo il piastrellista prima di intraprendere questa decisione. Lavoravo in Svizzera da quasi 10 anni più o meno. Lei lavorava in ufficio come traduttrice, quindi avevamo una vita stabile diciamo, una vita nella norma. Troppo stabile!
SANDRA: Io faccio tuttora la traduttrice, prima facevamo una vita stabile diciamo, quella che tutti si aspettano. Siamo andati via dal nostro paese natale che è la Calabria, siamo andati al nord, abbiamo cercato lavoro, era una vita tutta lineare, siamo riusciti entrambi a trovare lavoro e avevamo casa, non una casa nostra, però stavamo bene.
Questo è quello che eravamo prima, fino a un anno fa. Tra l’altro tra qualche settimana facciamo un anno che abbiamo mollato tutto.
La decisione è maturata nel periodo di quarantena, cioè il pensiero c’era già, però volevamo fare questa cosa un pochino più avanti, per mettere qualcosa ancora da parte.
Poi si sono susseguiti tanti avvenimenti, il Covid, poi la quarantena, quindi abbiamo avuto più tempo per pensare, io ho avuto più tempo anche da dedicare al blog. Ne abbiamo parlato e riparlato alla fine… fatto!

LTA: Quindi in realtà il vostro blog non nasce da quando voi avete deciso di mollare tutto e partire ma anche prima, era già una passione che avevate prima.
SANDRA: sì io avevo iniziato quasi un annetto prima, però non gli ho dato proprio tantissima importanza, nel senso che era una cosa che facevo a tempo perso.
Poi avendo tempo a disposizione, perché durante il lockdown lavoravo da casa, mi sono concentrata un po’ di più su questa cosa e pian piano è maturata questa idea.
LTA: C’è stato qualcuno di voi che chi ha chiesto all’altro “Molliamo tutto i partiamo!” o avete deciso insieme perché l’avete maturata insieme?
SANDRA: No, era già in progetto, già ne stavamo parlando da prima, poi nel periodo del Covid abbiamo rafforzato la nostra idea. Ci sono stati ovviamente periodi “siamo sicuri, lo facciamo, non lo facciamo,…” perché alla fine non è che molli la precarietà. Noi stavamo bene, quindi ci siamo spesso chiesti “Cosa facciamo, andiamo a star peggio?”. Alla fine è un tuffo nel vuoto, perché sai quello che lasci ma non sai quello che trovi.
Però siamo felici della decisione che abbiamo preso! Oggi siamo felici!
Il lavoro ovviamente ti dà tanto e c’è stato bisogno del lavoro per arrivare a fare questo.
Però lui arrivava stanco la sera, ci vedevamo un’ora, sabato e domenica col lavoro che faceva lui era proprio stanco, non è che aveva voglia di fare i viaggi e i party.
Quindi non avevamo tempo da dedicare a quello che ci piace davvero fare.
La decisione era: o compriamo casa, o partiamo! Eravamo ad un bivio.

FABRIZIO: I miei genitori non erano tanto d’accordo, mio padre più che altro, mia madre mi appoggia in tutto.
SANDRA: Io avevo veramente paura della reazione di suo padre per cui gli ho detto “non voglio assolutamente esserci quando glielo dirai!” (ride).
FABRIZIO: Mio padre è stata l’ultima persona a saperlo!
SANDRA: Non ha saputo nulla fino alla fine, poi lui gliel’ha detto un giorno che erano tranquilli da soli, ha aspettato il momento in cui era in una fase calma. Ma alla fine l’ha presa inaspettatamente bene!
LTA: Infatti questa è un’altra domanda che vi volevamo fare: come l’hanno presa amici e parenti, perchè alla fine mollare tutto significa anche lasciare loro!
FABRIZIO: l’unica cosa che mi manca è quello, i genitori, i nipoti, i fratelli,…
SANDRA: Io ero già molto abituata a questo modo di vivere perché io sono cresciuta in Calabria e poi mi sono trasferita in Germania, ho vissuto sempre un po’ qua e là. Ero già abituata a non vederli di continuo, a sentirli solo al telefono, a vederli una volta all’anno. Magari per me è stato anche un po’ più più facile.
Però adesso ci sono i telefoni, si sono abituati alle videochiamate tutti i giorni…e poi loro ti vedono con il sorriso, ti vedono felice e che stai bene, possono avere qualche minima preoccupazione, ma vedono che stiamo benissimo e siamo più contenti di prima!
LTA: La cosa bella che ascoltiamo sempre è che prima non è che si stesse male, semplicemente c’era qualcosa che magari mancava!
FABRIZIO: Si perchè alla fine non è che la vita è eterna!

SANDRA: Devi avere ovviamente una piccola base per fare questo ragionamento, però la vita è una sola! Non vogliamo pensare un giorno di guardarsi indietro e pentirsi di non aver fatto questo passo.
Tante volte mi sono anche detta che forse era troppo tardi, anche voi siete degli anni 80 no? Perchè pensi, poi torno indietro, magari ho 40 anni e non mi vuole più nessuno a lavorare!
Però se ti fai tutte queste cose mentali il passo non lo fai più…
LTA: Comunque anche viaggiare è un lavoro, voi lavorate tantissimo sui Social, noi lo vediamo, poi lavori come traduttrice e mantenersi viaggiando non è facile!
Questo è quello che sottolineano sempre, mollare tutto non è facile e far festa, anzi è una programmazione!
FABRIZIO: è lei quella che lavora di più, io un po’ me la godo! (ride)
SANDRA: fa il mantenuto (ride)
FABRIZIO: alla sera quando capitiamo negli alloggi con la cucina, io cucino e lavo i piatti, mentre lei va avanti con i social e con il lavoretto che ha.
LTA: Nei viaggi, una cosa che chiediamo spesso, è che magari vi fa scoprire anche lati di voi inattesi, o paure nuove o un coraggio inatteso, una parte del nostro carattere che non vi aspettavate. è successo anche a voi durante questo anno di viaggio?

SANDRA: Sì sì su tante cose si. Su di noi non abbiamo scoperto nulla (ride), siamo insieme da 15 anni, siamo andati a convivere praticamente subito dopo che ci siamo messi insieme.
Però su te stesso impari tante cose.
Prima eravamo nel sud est asiatico, che è molto tranquillo come posto, non devi proprio avere alcuna preoccupazione. Qui (sud America) tutti dicono che è pericoloso, noi alla fine ci siamo proprio buttati. Qualcosa può sempre succedere qua, come a casa, come in qualsiasi altro posto. Non ci è mai capitato di sentirci in pericolo.
LTA: Lo ricordiamo magari a chi non vi sta ancora seguendo sui social vi trovate…?
SANDRA: Siamo in Guatemala, ma da poco, da circa 10 giorni.
E’ stato un salto da un mondo all’altro, perché noi abbiamo iniziato nel Sud Est Asiatico e volevamo in teoria anche continuare lì, perché è una parte di mondo che ci affascina molto.
Il fatto è che, come tutti viaggiatori di questo periodo, il Covid ci ha un po’ messo i bastoni fra le ruote.
Abbiamo fatto Thailandia e Indonesia, poi tutti i paesi che volevamo continuare a vedere erano ancora chiusi, allora dall’Indonesia siamo volati in Messico.
LTA: Avevate già questo itinerario prima di partire o lo state costruendo man mano?
SANDRA: Era tutt’altro, partiva dalla Malesia e faceva proprio tutto il giro del Sud-Est Asiatico e andava in India. Noi proprio il Sud America, non che non ci piacesse, ma veniva molto dopo.
Però ogni parte di mondo è bella quindi va bene così!
LTA: Avete parlato prima anche del discorso della sicurezza, questo è un po’ qualcosa che caratterizza il Sudamerica, che spesso è descritto come un paese pericoloso. Voi state prendendo degli accorgimenti particolari? Come vi sentite lì?
SANDRA: le persone fino adesso non ci hanno mai messo nella situazione di avere paura o delle preoccupazioni.

FABRIZIO: la sera non andiamo nei quartieri più pericolosi, ma non lo faremmo neanche a Roma o Milano!
SANDRA: Solo un po’ di accorgimenti, ma quelli che prendi tutti i giorni. Non è che ci chiudiamo dentro e non usciamo, non parliamo con la gente,… anzi!
Non ci hanno proprio mai dato modo di sentirci a disagio.
Io penso che tu poi reagisci di conseguenza: magari se ti succede qualcosa poi ti viene il pregiudizio, però lo deve provare ognuno sulla propria pelle e vedere come ti senti, se ti senti a tuo agio o meno.
Le persone e l’ambiente contano, sono loro alla fine che ti fanno sentire bene o meno.
LTA: E’ bellissimo quando queste risposte abbattono gli stereotipi che ci sono a volte.
FABRIZIO: Io a Città del Messico non ci volevo andare! Il problema è che i messicani stessi, di altri posti delle zone di mare ad esempio, ce l’hanno un po’ questa cosa che la grande città è dove c’è più criminalità.
SANDRA: Quindi lui continuava a dirmi “Non voglio andare, perché dobbiamo andare,…” alla fine alla fine non voleva più andare via!
FABRIZIO: Si è proprio bella!
SANDRA: Avevamo prenotato per una notte, e alla fine continuavamo a prolungare il soggiorno e ci siamo rimasti una settimana!
FABRIZIO: E’ molto grande, ci sono tante cose da vedere in giro! C’è anche tanta polizia in giro.
Una volta che sei là poi uno si accorge che logicamente non devi andare nei vicoletti o a cercare la droga o qualcosa che non va bene, allora puoi trovarti in situazioni spiacevoli.
LTA: Per noi, che siamo figli degli anni 80, tante volte si dice che queste cose si fanno a 20 o 25 anni. Voi fisicamente e mentalmente, pensate che sia una cosa alla portata di tutti? Come vi sentite? Perchè non è facile, non è che state facendo una vacanza a cinque stelle!
FABRIZIO: Si, abbiamo uno zaino sulle spalle che è abbastanza pesante! Quindi a 60 anni non lo consiglio!
SANDRA: Nella nostra fascia d’età è ancora tutto assolutamente fattibile! Ma anche se avessi 40 o 45 anni, penso non ci sia nessun problema a fare questa cosa.
L’unica cosa che mi viene in mente è che a vent’anni ti fai meno problemi, prendi e ti butti. Su tante cose è un bene, ma su altre cose magari anche un male. Dipende dai dai posti che visiti: magari in Sudamerica buttarti e andare con la mentalità di un ventenne che magari esce la notte, va a ballare,…a volte può anche essere meglio avere quei 2, 3, 10 anni in più! Per noi è l’età giusta, perché ognuno trova un momento nella vita dove dici “Adesso è il momento”!
Tante volte ci siamo detti che dovevamo farlo prima, però prima non si poteva, dopo non si sa, quindi va bene così! Era il momento giusto!
LTA: Poi portati benissimo ragazzi! Per me siete sempre due ventenni!
Un’altra cosa che volevamo chiedere è se nei vostri viaggi vi è mai capitato di assistere a qualcosa di particolarmente curioso, strano, che vi è rimasto impresso magari perché talmente lontano dalla nostra cultura?
SANDRA: La prima cosa che mi viene in mente è un funerale a Tana Toraja, che è un posto particolare di Sulawesi in Indonesia dove venerano i morti. Si chiama proprio la città dei funerali, perché c’è tutta una cerimonia intorno, fanno delle cose veramente molto strane e la gente va lì e prenota, a volte addirittura con la guida, il funerale per andare a vedere la cerimonia!
Noi non ne avevamo alcuna intenzione, ma girandola ci siamo ritrovati in mezzo a un funerale. Io non ho voluto guardare perché in mezzo alla strada più sei ricco, più animali vengono uccisi. E animali di “categorie più alte”: se sei povero ci sono le galline, se sei medio ci sono i maiali e se sei ricco ci sono i bufali, mucche e maiali.
FABRIZIO: Era una cerimonia di un ricco quella a cui abbiamo assistito noi. C’era tantissima gente, proprio una festa: mangiavano, ridevano, c’era un palcoscenico che uno che parlava al microfono.

SANDRA: Addirittura c’è gente che prenota e paga per andare a vedere la cerimonia. Per noi non è usuale ma ti devi comunque mettere nella loro mentalità, quella è la loro tradizione. Noi siamo a casa loro quindi non è che vogliamo giudicare quello che fanno. Io sono molto impressionabile per cui è una realtà per me molto lontana.
Anche qui le persone sono state sempre molto gentili.
FABRIZIO: Anzi, a volte ci meravigliamo delle persone, perché noi partiamo con un pregiudizio!
SANDRA: Questa è una delle cose che abbiamo imparato, soprattutto nel sud-est asiatico. All’inizio ti chiedi sempre perché questa persona ti sta aiutando senza voler niente in cambio? Perché noi ormai, nei paesi occidentali abbiamo questa mentalità che, se qualcuno fa qualcosa per te, deve volere per forza qualcosa in cambio. E ci meravigliamo! Infatti per noi questa è proprio una cosa bruttissima: ci meravigliamo di una persona che vuole aiutarci e ci chiediamo cosa vuole in cambio.
Invece volevano semplicemente aiutarci e basta: lì c’è gente davvero che dividerebbe l’ultimo pezzo di pane, non hanno assolutamente nulla…hanno il sorriso! E la condivisione di qualsiasi cosa. Se tu passi per strada ti chiedono se hai mangiato, se hai fame, nonostante non abbiano davvero nulla.
Questa è forse la cosa più bella che abbiamo imparato!
FABRIZIO: Tu pensa che noi quando ci siamo trasferiti dalla Calabria a Como, siamo stati 10 anni in un condominio prima di trasferirci e trovare un’altra casa. Con i condomini era “Buongiorno – Buonasera” nell’ascensore. Qui è proprio una mentalità diversa: appena arrivi ti salutano, ti chiedono come stai, se hai mangiato, se hai bisogno di qualcosa. E tu non le hai mai viste queste persone.
SANDRA: C’è stato un ragazzo che ci ha aiutato tantissimo di notte, ci ha fatto entrare in casa sua, ha aspettato con noi fino al mattino. Abbiamo mangiato, bevuto a casa sua.
Al mattino ci ha accompagnato, sarà stata mezz’oretta di macchina, però non ha voluto neanche i soldi della benzina!
Qui è una cosa che stiamo trovando di meno, soprattutto il Messico, ma perché già molto più avanti a livello di infrastrutture, accoglienza al turismo, lavorano tanto con gli americani e sono già più abituati. Non sono cattivi, ma hanno un’altra mentalità.
In Asia sono quasi tutti buddisti o induisti, quella è anche una questione di religione.
LTA: Voi nel vostro viaggio scegliete un itinerario di volta in volta, però non utilizzate piattaforme tipo Workaway o Couchsurfing, ma andate in ostelli e guesthouse?

SANDRA: Noi siamo iscritti a Couchsurfing, ma in Indonesia e Thailandia non l’abbiamo mai usato perché dormivamo con 2€ in due a notte. Anche per dare un po’ una mano alla loro economia, perché sono proprio a terra. In Messico abbiamo provato, ma non ci vuole nessuno (ride). Magari non è una cosa che funziona, non so…
Comunque cerchiamo sempre il posto più economico che ci sia: abbiamo la tenda per il campeggio, se stiamo in ostello cerchiamo sempre di avere la cucina per essere un po’ più autonomi per quanto riguarda i pasti. Anche su questo il centro America è più costoso rispetto al sud est asiatico.
Di solito faccio così: guardo sui vari siti i posti che ci sono, poi però andiamo direttamente là e il prezzo è un pochino più basso. Oppure addirittura non guardiamo proprio nulla, scendiamo dal bus, guardiamo dove sono e chiediamo prezzi: è sempre più basso rispetto a quello che si trova on-line.
E ci adattiamo! Abbiamo dormito in posti bellissimi a prezzi assurdamente bassi e abbiamo dormito anche in posti non tanto belli. però bisogna adattarsi.
Non abbiamo particolari esigenze, basta il letto per dormire, di giorno siamo sempre in giro, abbiamo i nostri sacchi a pelo se l’igiene scarseggia!
LTA: Voi vi siete dati un budget giornaliero, riuscite a rispettarlo?
SANDRA: Se non contiamo le spese extra che abbiamo avuto anche per via del covid, perché in Indonesia abbiamo dovuto fare tantissimi tamponi, nel sud-est asiatico siamo sotto i 30€ in due. Qui un pochino più alto, ma cerchiamo sempre di stare intorno ai €30 in due, quindi 15€ al giorno.
Noi eravamo partiti con l’idea di spendere tra i 20 e i 25€, se non ci fosse stato il Covid ci stai dentro proprio alla grande, mangiando fuori due o tre volte al giorno.
FABRIZIO: Nel sud est asiatico non abbiamo cercato la cucina, perché costa di più fare la spesa che andare a mangiare fuori, non nei ristoranti di lusso eh!
LTA: Per il futuro quali sono i vostri prossimi piani?
SANDRA: E’ tutto abbastanza stabilito fino a luglio, vogliamo fare i paesi limitrofi al Guatemala, vogliamo andare in Nicaragua però ancora non sappiamo esattamente se entrare da El Salvador oppure dall’Honduras. Vogliamo fare il Nicaragua perché è un paese che ci attira tantissimo. Poi a luglio ci sarà una breve un breve stop diciamo, ma non diciamo di più perché anche noi stessi non sappiamo come andrà.

LTA: Dove possono trovarvi le persone se vogliono iniziare a seguirvi?
SANDRA: Siamo su Instagram @chi_viaggia_trova e poi siamo anche su Tik Tok @chi_viaggia_trova. Abbiamo un blog www.chiviaggiatrova.it , io scrivo gli articoli, metto le foto, scrivo proprio diari di viaggio oppure articoli con consigli ecc.
Poi abbiamo un canale YouTube che purtroppo negli ultimi periodi l’abbiamo un po’ trascurato perché non si riescono sempre a fare mille cose. Lui si sta focalizzando su questo, abbiamo pochissimi iscritti su YouTube, quindi se volete passate tutti quanti nel canale YouTube Chi Viaggia Trova diamo una bella spinta anche lì!
LTA: Ottimo, bisogna seguire Chi Viaggia Trova che sono una coppia fantastica! Tra l’altro noi stavamo ricordando che abbiamo visto le vostre storie in evidenza con “Gli Strafalcioni” ci avete fatto morire dal ridere!
SANDRA: dovrei pubblicare queste cose in continuazione! E poi la cosa bellissima è che lui si dimentica sempre tutto! Non ricorda mai i nomi dei paesi, non sa dove siamo… è così!
LTA: Si vede che siete spontanei e fa troppo ridere!
A Chi Viaggia Trova e ALLA VITA!